Che cos'è e quali sono le cause dell'enuresi notturna
L’enuresi notturna è un disturbo che colpisce molti bambini. Scopri cosa può causare l'enuresi notturna e come si può gestire.
Cos'è l'enuresi notturna?
Molti bambini bagnano il letto durante il sonno: questa condizione si chiama enuresi notturna. Il fenomeno della pipì a letto viene spesso sottovalutato dalla famiglia. Fa parte dello sviluppo del bambino, ma potrebbe essere motivo di ansia nel bambino.
Quanto è comune l'enuresi notturna nei bambini?
L'enuresi notturna consiste nella perdita involontaria di urina durante il sonno in bambini di età superiore ai cinque anni ed è una condizione più comune di quanto si pensi.
Fa parte del normale processo di apprendimento e può verificarsi tra i 2 e i 4 anni, fino a due o tre volte alla settimana e può gradualmente diventare meno diffusa per poi scomparire, spesso intorno ai 5 anni.
Anche se in alcuni bambini può continuare.
Le cause dell’enuresi notturna
L’enuresi notturna non è qualcosa che il bambino riesce a gestire facilmente. Ci vuole tempo prima che i bambini riescano a gestire la sensazione di vescica piena.
Nella maggior parte dei casi, la pipì a letto è causata da:
- Un’eccessiva produzione di urina durante la notte (poliuria notturna) per mancanza dell’ormone antidiuretico, che rallenta la produzione di urina durante la notte;
- Una vescica più “piccola” o che non si è sviluppata a sufficienza per trattenere l’urina per un’intera notte;
- Difficoltà a svegliarsi allo stimolo di vescica piena;
- Non aver ancora imparato a trattenere e a svuotare completamente la vescica;
- Stitichezza che può esercitare pressione sulla vescica;
- Eccessiva stanchezza;
- Disagio emotivo causato da un trauma o un cambiamento;
- Storia familiare di enuresi notturna;
- Apnea notturna;
- Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD);
- Un problema medico come il diabete mellito o un’infezione del tratto urinario;
L'enuresi notturna non è causata da disturbi psicologici, ma può causarli. Autostima, fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità potrebbero risentirne.
Come si fa la diagnosi
L’enuresi notturna nella maggior parte dei casi non è il sintomo di una determinata patologia. Una visita dal pediatra ti permette di averne la certezza.
Quando consultare il medico?
Se noti uno dei seguenti segni nel tuo bambino consulta il medico:
- Intimo, pigiami e lenzuola bagnati anche quando il bambino usa regolarmente il bagno;
- Cambiamento nella frequenza della minzione o nella quantità di urina prodotta;
- Sensazioni di tensione, dolore o bruciore quando fa pipì;
- Un flusso sottile di urina o gocciolamento dopo la minzione;
- Urina rosa o torbida, macchie di sangue nella biancheria intima o sul pigiama;
- Un’eruzione cutanea rossa nella zona genitale;
- Biancheria bagnata nascosta;
- Uscita di urina dopo aver tossito, corso o sollevato;
- Un improvviso cambiamento di umore o personalità;
- Scarso controllo sui movimenti intestinali;
- Problemi con la deambulazione, come un’andatura sbilanciata.
Come comportarsi
Per evitare che il bambino bagni il letto mentre dorme ci sono delle soluzioni semplici e a volte anche rapide. Parlarne con il pediatra è un buon punto di partenza. Nessuno si deve sentire in colpa, né il bambino che può provare disagio o vergogna, né i genitori. Non c’è nulla di sbagliato. L’unico sbaglio sarebbe non agire nell’attesa che la situazione migliori, magari avendo reazioni di nervosismo nei confronti del bambino. Il bambino ha bisogno di rassicurazioni e amore. Spiegagli cosa succede e perché, che capita anche ad altri bambini. Lo aiuterà a sentirsi meno solo. In più, fino a quando il bambino non sarà completamente a suo agio, potrà trascorrere una notte calma e asciutta grazie alle mutandine assorbenti per l'enuresi notturna.